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ECAP Ticino UNIA

ECAP Ticino UNIA

Via Industria 3, 6814 Lamone
Benvenuti all'ECAP Ticino Unia

ECAP è un ente senza scopo di lucro per la formazione degli adulti. Quest’organizzazione interculturale con le sue attività permette la formazione di migranti e di lavoratori e lavoratrici anche non qualificati/e. Con più di cinquantamila persone che ogni anno frequentano le nostre attività, ECAP è uno dei più grandi enti di formazione degli adulti attivi in Svizzera. ECAP Ticino Unia è nata nel 1994 dalla collaborazione tra il Sindacato Edilizia e Industria del canton Ticino (oggi Unia) e la Fondazione ECAP. Le nostre attività sono riconosciute e finanziate dalla Divisione della Formazione Professionale del Canton Ticino. Su mandato dell’Ufficio delle Misure Attive della sezione cantonale del lavoro e in collaborazione con gli uffici regionali di collocamento organizziamo corsi collettivi a sostegno del reinserimento lavorativo di persone alla ricerca di impiego e corsi per i disoccupati che desiderano avviare un’attività indipendente. Nell'ambito delle misure per l'integrazione dei e delle migranti offriamo corsi di italiano in diversi comuni. Abitualmente operiamo in stretta cooperazione con scuole pubbliche e altri enti attivi nel mondo della formazione dei lavoratori e dei disoccupati. Siamo convenzionati con i Centri professionali SPAI di Biasca, Bellinzona, Locarno, Trevano e Mendrisio e abbiamo accordi di collaborazione con i centri professionali e commerciali di Lugano e di Chiasso, con cui svolgiamo diversi progetti e corsi. ECAP Ticino Unia offre corsi nei seguenti settori: • Corsi per il conseguimento della qualifica professionale (Art. 33 della LFpr) per l’edilizia (muratore, gessatore, pittore), la vendita (assistente CFP e impiegato AFC del commercio al dettaglio) e per la metalcostruzione e il montaggio di avvolgibili • Aggiornamento professionale per architetti, ingegneri, disegnatori, ecc., con AutoCAD • Aggiornamento professionale per il settore alberghiero e della ristorazione (L'ABC del settore alberghiero e della ristorazione) • Contabilità con il Software Banana • Gestione aziendale, in collaborazione con il Centro SPAI di Trevano • Corsi di informatica (introduzione e approfondimento a Word, Excel, Access, Internet, Power Point) con la possibilità di conseguire la “Patente europea di guida del computer” (ECDL) • Tecnico hardware • Corsi di lingua per la professione (Tedesco e Inglese per il settore della vendita o per impiegati di commercio), con la possibilità di conseguire le rispettive certificazioni telc • Corsi di alfabetizzazione in collaborazione con l’Associazione Leggere & Scrivere della Svizzera italiana • Creazione di impresa • TRIS, tecniche di ricerca d’impiego per disoccupati • Italiano per l’integrazione in diversi comuni, con la possibilità di conseguire la certificazione CELI • «Corsi di preparazione agli esami di fine tirocinio» per apprendisti elettricisti e muratori, in collaborazione con Unia ECAP Ticino Unia è un centro d’esame riconosciuto per certificazioni ECDL, CELI e telc. Visita il nostro sito e troverai molto di più: Offerta corrente ECAP Ticino Unia

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Formazione per adultiScuola di linguePerfezionamento professionaleCentro di formazioneScuola d'informatica
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ECAP è un ente senza scopo di lucro per la formazione degli adulti. Quest’organizzazione interculturale con le sue attività permette la formazione di migranti e di lavoratori e lavoratrici anche non qualificati/e. Con più di cinquantamila persone che ogni anno frequentano le nostre attività, ECAP è uno dei più grandi enti di formazione degli adulti attivi in Svizzera. ECAP Ticino Unia è nata nel 1994 dalla collaborazione tra il Sindacato Edilizia e Industria del canton Ticino (oggi Unia) e la Fondazione ECAP. Le nostre attività sono riconosciute e finanziate dalla Divisione della Formazione Professionale del Canton Ticino. Su mandato dell’Ufficio delle Misure Attive della sezione cantonale del lavoro e in collaborazione con gli uffici regionali di collocamento organizziamo corsi collettivi a sostegno del reinserimento lavorativo di persone alla ricerca di impiego e corsi per i disoccupati che desiderano avviare un’attività indipendente. Nell'ambito delle misure per l'integrazione dei e delle migranti offriamo corsi di italiano in diversi comuni. Abitualmente operiamo in stretta cooperazione con scuole pubbliche e altri enti attivi nel mondo della formazione dei lavoratori e dei disoccupati. Siamo convenzionati con i Centri professionali SPAI di Biasca, Bellinzona, Locarno, Trevano e Mendrisio e abbiamo accordi di collaborazione con i centri professionali e commerciali di Lugano e di Chiasso, con cui svolgiamo diversi progetti e corsi. ECAP Ticino Unia offre corsi nei seguenti settori: • Corsi per il conseguimento della qualifica professionale (Art. 33 della LFpr) per l’edilizia (muratore, gessatore, pittore), la vendita (assistente CFP e impiegato AFC del commercio al dettaglio) e per la metalcostruzione e il montaggio di avvolgibili • Aggiornamento professionale per architetti, ingegneri, disegnatori, ecc., con AutoCAD • Aggiornamento professionale per il settore alberghiero e della ristorazione (L'ABC del settore alberghiero e della ristorazione) • Contabilità con il Software Banana • Gestione aziendale, in collaborazione con il Centro SPAI di Trevano • Corsi di informatica (introduzione e approfondimento a Word, Excel, Access, Internet, Power Point) con la possibilità di conseguire la “Patente europea di guida del computer” (ECDL) • Tecnico hardware • Corsi di lingua per la professione (Tedesco e Inglese per il settore della vendita o per impiegati di commercio), con la possibilità di conseguire le rispettive certificazioni telc • Corsi di alfabetizzazione in collaborazione con l’Associazione Leggere & Scrivere della Svizzera italiana • Creazione di impresa • TRIS, tecniche di ricerca d’impiego per disoccupati • Italiano per l’integrazione in diversi comuni, con la possibilità di conseguire la certificazione CELI • «Corsi di preparazione agli esami di fine tirocinio» per apprendisti elettricisti e muratori, in collaborazione con Unia ECAP Ticino Unia è un centro d’esame riconosciuto per certificazioni ECDL, CELI e telc. Visita il nostro sito e troverai molto di più: Offerta corrente ECAP Ticino Unia

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 Aperto – Chiude oggi alle 18:30
MiniCentro

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

MiniCentro

6916 Grancia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia
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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Ostello di Scudellate

Via Cantonale 124, 6838 Muggio
Ostello di Scudellate - Valle di Muggio

Per decenni l’Ostello di Scudellate è stato un punto di riferimento per scolaresche e gruppi di amici che volevano scoprire la regione della Valle di Muggio. Dopo importanti lavori di riqualifica dello stabile l’Ostello è ora adatto per ospitare chiunque voglia cimentarsi in un soggiorno conviviale, immerso nella natura e caratterizzato da una struttura moderna e giovanile. L’Ostello di Scudellate è il luogo ideale per gruppi e scolaresche. È possibile prenotare la struttura per occasioni speciali come compleanni, feste, ritiri sportivi, scuole montane, viaggi team-building e viaggi di gruppo. In base alle vostre esigenze e al numero dei partecipanti il team dell’Ostello è pronto a presentarvi delle offerte personalizzate. All’interno del suggestivo paese di Scudellate, situato nella valle alta di Muggio, è presente l’Ostello di Scudellate. Questa struttura è stata recentemente rinnovata in modo da poter accogliere famiglie, coppie, backpackers, gruppi di amici, scolaresche e colleghi di lavoro desiderosi di godersi un soggiorno alle pendici del Monte Generoso. Il paesaggio circostante è adatto per tutti gli amanti della natura e dell’enogastronomia locale. Da qui è infatti è possibile partire per diverse escursioni a piedi ed in mountain bike a cavallo tra Svizzera e Italia. Una fitta rete di sentieri permette di ammirare la flora e fauna tipica della regione. L’Osteria Manciana, situata a pochi metri di distanza, è lieta di deliziare gli ospiti dell’Ostello, a partire dalla colazione fino alla cena, con pietanze e bevande tipiche della regione. L’Ostello offre due tipologie di camere. Vi sono tre camere con bagno e doccia in comune e una camera privata con bagno ad uso esclusivo. Al primo piano dell’Ostello è presente una nuovissima terrazza con un’unica vista sulla valle. Grazie ad un arredamento giovanile e versatile gli ospiti potranno trascorre del tempo assieme, rilassarsi oppure godersi il panorama mozzafiato gustando un aperitivo locale. Al pian terreno troviamo un’altra terrazza ma questa risulta coperta e adatta ad attività, anche qualora la meteo non fosse favorevole. La sala comune si trova al piano terra. Qui gli ospiti avranno la possibilità di incontrarsi, conoscersi e condividere il proprio soggiorno. Oltre che per la socialità, quest’area è adatta per rilassarsi, lavorare o svolgere riunioni. A disposizione di tutti vi sono giochi da tavolo, libri e una chitarra. Inoltre, vi è la possibilità d’ascoltare musica sia all’interno che all’esterno della struttura. A disposizione vi è anche un maxischermo per attività cinematografiche o di presentazioni. Tenete d’occhio il profilo social dell’Ostello, @OstellodiScudellate, per scoprire le attività e gli eventi proposti. La costruzione è stata realizzata come scuola di Scudellate tra il 1907 e 1909 quando appunto è stata inaugurata da tutta la popolazione di Scudellate e Erbonne. Infatti, inizialmente ospitava i ragazzi dei 2 paesi che si trovano ancor oggi in Svizzera (Scudellate) e Italia (Erbonne). Ben 51 allievi tra i 6 e i 14 anni, frequentavano la scuola ogni anno.L’infrastruttura realizzata dalla popolazione locale (vedi lista originale dei benefattori del 1909) è rimasta a disposizione come asilo e scuola dalla sua creazione del 1909 fino al 1965. In alta valle di Muggio vi erano anche altre scuole a Roncapiano e alla Muggiasca.Dal 1965 al 1982 l’attuale Ostello era utilizzato essenzialmente per feste locali che erano alquanto frequentate dalla popolazione di tutta l’alta Valle di Muggio e non solo.Il 22 agosto del 1982 veniva data alla costruzione nuova vita, infatti dopo una parziale ristrutturazione, veniva aperto l’Ostello di Scudellate che restava appunto aperto tutto l’anno.Dal 1982 al 2019 il gestore unico è stato il Signor Guerino Piffaretti che ha gestito in maniera esemplare la struttura tanto da ospitare varie generazioni di giovani delle scuole del Mendrisiotto e non solo. Dal 2019 l’infrastruttura è stata rilevata nella sua gestione dalla Fondazione per la salvaguardia dell’alta Valle di Muggio che ha provveduto ad assemblare le vecchie strutture con un terzo stabile adiacente (ex Cooperativa) realizzando 24 posti letto in 4 camere oltre a servizi igienici nuovi e separati. Anche il refettorio e la cucina sono stati modernizzati e resi più usufruibili non solo per gli ospiti ma anche per riunioni/presentazioni ecc.. Infine, è stata una magnifica terrazza di ca 35m2 che offre una vista spettacolare su tutta la Valle di Muggio. Il 23 luglio 2021 è stato inaugurato il nuovo Ostello che sarà gestito nell’ambito dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso con l’adiacente Osteria Manciana, la Foresteria di Scudellate e la Capanna dell’Alpe Caviano.

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Per decenni l’Ostello di Scudellate è stato un punto di riferimento per scolaresche e gruppi di amici che volevano scoprire la regione della Valle di Muggio. Dopo importanti lavori di riqualifica dello stabile l’Ostello è ora adatto per ospitare chiunque voglia cimentarsi in un soggiorno conviviale, immerso nella natura e caratterizzato da una struttura moderna e giovanile. L’Ostello di Scudellate è il luogo ideale per gruppi e scolaresche. È possibile prenotare la struttura per occasioni speciali come compleanni, feste, ritiri sportivi, scuole montane, viaggi team-building e viaggi di gruppo. In base alle vostre esigenze e al numero dei partecipanti il team dell’Ostello è pronto a presentarvi delle offerte personalizzate. All’interno del suggestivo paese di Scudellate, situato nella valle alta di Muggio, è presente l’Ostello di Scudellate. Questa struttura è stata recentemente rinnovata in modo da poter accogliere famiglie, coppie, backpackers, gruppi di amici, scolaresche e colleghi di lavoro desiderosi di godersi un soggiorno alle pendici del Monte Generoso. Il paesaggio circostante è adatto per tutti gli amanti della natura e dell’enogastronomia locale. Da qui è infatti è possibile partire per diverse escursioni a piedi ed in mountain bike a cavallo tra Svizzera e Italia. Una fitta rete di sentieri permette di ammirare la flora e fauna tipica della regione. L’Osteria Manciana, situata a pochi metri di distanza, è lieta di deliziare gli ospiti dell’Ostello, a partire dalla colazione fino alla cena, con pietanze e bevande tipiche della regione. L’Ostello offre due tipologie di camere. Vi sono tre camere con bagno e doccia in comune e una camera privata con bagno ad uso esclusivo. Al primo piano dell’Ostello è presente una nuovissima terrazza con un’unica vista sulla valle. Grazie ad un arredamento giovanile e versatile gli ospiti potranno trascorre del tempo assieme, rilassarsi oppure godersi il panorama mozzafiato gustando un aperitivo locale. Al pian terreno troviamo un’altra terrazza ma questa risulta coperta e adatta ad attività, anche qualora la meteo non fosse favorevole. La sala comune si trova al piano terra. Qui gli ospiti avranno la possibilità di incontrarsi, conoscersi e condividere il proprio soggiorno. Oltre che per la socialità, quest’area è adatta per rilassarsi, lavorare o svolgere riunioni. A disposizione di tutti vi sono giochi da tavolo, libri e una chitarra. Inoltre, vi è la possibilità d’ascoltare musica sia all’interno che all’esterno della struttura. A disposizione vi è anche un maxischermo per attività cinematografiche o di presentazioni. Tenete d’occhio il profilo social dell’Ostello, @OstellodiScudellate, per scoprire le attività e gli eventi proposti. La costruzione è stata realizzata come scuola di Scudellate tra il 1907 e 1909 quando appunto è stata inaugurata da tutta la popolazione di Scudellate e Erbonne. Infatti, inizialmente ospitava i ragazzi dei 2 paesi che si trovano ancor oggi in Svizzera (Scudellate) e Italia (Erbonne). Ben 51 allievi tra i 6 e i 14 anni, frequentavano la scuola ogni anno.L’infrastruttura realizzata dalla popolazione locale (vedi lista originale dei benefattori del 1909) è rimasta a disposizione come asilo e scuola dalla sua creazione del 1909 fino al 1965. In alta valle di Muggio vi erano anche altre scuole a Roncapiano e alla Muggiasca.Dal 1965 al 1982 l’attuale Ostello era utilizzato essenzialmente per feste locali che erano alquanto frequentate dalla popolazione di tutta l’alta Valle di Muggio e non solo.Il 22 agosto del 1982 veniva data alla costruzione nuova vita, infatti dopo una parziale ristrutturazione, veniva aperto l’Ostello di Scudellate che restava appunto aperto tutto l’anno.Dal 1982 al 2019 il gestore unico è stato il Signor Guerino Piffaretti che ha gestito in maniera esemplare la struttura tanto da ospitare varie generazioni di giovani delle scuole del Mendrisiotto e non solo. Dal 2019 l’infrastruttura è stata rilevata nella sua gestione dalla Fondazione per la salvaguardia dell’alta Valle di Muggio che ha provveduto ad assemblare le vecchie strutture con un terzo stabile adiacente (ex Cooperativa) realizzando 24 posti letto in 4 camere oltre a servizi igienici nuovi e separati. Anche il refettorio e la cucina sono stati modernizzati e resi più usufruibili non solo per gli ospiti ma anche per riunioni/presentazioni ecc.. Infine, è stata una magnifica terrazza di ca 35m2 che offre una vista spettacolare su tutta la Valle di Muggio. Il 23 luglio 2021 è stato inaugurato il nuovo Ostello che sarà gestito nell’ambito dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso con l’adiacente Osteria Manciana, la Foresteria di Scudellate e la Capanna dell’Alpe Caviano.

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Scuola cantonale a Sotto Ceneri (Regione)

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ECAP Ticino UNIA

ECAP Ticino UNIA

Via Industria 3, 6814 Lamone
Benvenuti all'ECAP Ticino Unia

ECAP è un ente senza scopo di lucro per la formazione degli adulti. Quest’organizzazione interculturale con le sue attività permette la formazione di migranti e di lavoratori e lavoratrici anche non qualificati/e. Con più di cinquantamila persone che ogni anno frequentano le nostre attività, ECAP è uno dei più grandi enti di formazione degli adulti attivi in Svizzera. ECAP Ticino Unia è nata nel 1994 dalla collaborazione tra il Sindacato Edilizia e Industria del canton Ticino (oggi Unia) e la Fondazione ECAP. Le nostre attività sono riconosciute e finanziate dalla Divisione della Formazione Professionale del Canton Ticino. Su mandato dell’Ufficio delle Misure Attive della sezione cantonale del lavoro e in collaborazione con gli uffici regionali di collocamento organizziamo corsi collettivi a sostegno del reinserimento lavorativo di persone alla ricerca di impiego e corsi per i disoccupati che desiderano avviare un’attività indipendente. Nell'ambito delle misure per l'integrazione dei e delle migranti offriamo corsi di italiano in diversi comuni. Abitualmente operiamo in stretta cooperazione con scuole pubbliche e altri enti attivi nel mondo della formazione dei lavoratori e dei disoccupati. Siamo convenzionati con i Centri professionali SPAI di Biasca, Bellinzona, Locarno, Trevano e Mendrisio e abbiamo accordi di collaborazione con i centri professionali e commerciali di Lugano e di Chiasso, con cui svolgiamo diversi progetti e corsi. ECAP Ticino Unia offre corsi nei seguenti settori: • Corsi per il conseguimento della qualifica professionale (Art. 33 della LFpr) per l’edilizia (muratore, gessatore, pittore), la vendita (assistente CFP e impiegato AFC del commercio al dettaglio) e per la metalcostruzione e il montaggio di avvolgibili • Aggiornamento professionale per architetti, ingegneri, disegnatori, ecc., con AutoCAD • Aggiornamento professionale per il settore alberghiero e della ristorazione (L'ABC del settore alberghiero e della ristorazione) • Contabilità con il Software Banana • Gestione aziendale, in collaborazione con il Centro SPAI di Trevano • Corsi di informatica (introduzione e approfondimento a Word, Excel, Access, Internet, Power Point) con la possibilità di conseguire la “Patente europea di guida del computer” (ECDL) • Tecnico hardware • Corsi di lingua per la professione (Tedesco e Inglese per il settore della vendita o per impiegati di commercio), con la possibilità di conseguire le rispettive certificazioni telc • Corsi di alfabetizzazione in collaborazione con l’Associazione Leggere & Scrivere della Svizzera italiana • Creazione di impresa • TRIS, tecniche di ricerca d’impiego per disoccupati • Italiano per l’integrazione in diversi comuni, con la possibilità di conseguire la certificazione CELI • «Corsi di preparazione agli esami di fine tirocinio» per apprendisti elettricisti e muratori, in collaborazione con Unia ECAP Ticino Unia è un centro d’esame riconosciuto per certificazioni ECDL, CELI e telc. Visita il nostro sito e troverai molto di più: Offerta corrente ECAP Ticino Unia

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Formazione per adultiScuola di linguePerfezionamento professionaleCentro di formazioneScuola d'informatica
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ECAP è un ente senza scopo di lucro per la formazione degli adulti. Quest’organizzazione interculturale con le sue attività permette la formazione di migranti e di lavoratori e lavoratrici anche non qualificati/e. Con più di cinquantamila persone che ogni anno frequentano le nostre attività, ECAP è uno dei più grandi enti di formazione degli adulti attivi in Svizzera. ECAP Ticino Unia è nata nel 1994 dalla collaborazione tra il Sindacato Edilizia e Industria del canton Ticino (oggi Unia) e la Fondazione ECAP. Le nostre attività sono riconosciute e finanziate dalla Divisione della Formazione Professionale del Canton Ticino. Su mandato dell’Ufficio delle Misure Attive della sezione cantonale del lavoro e in collaborazione con gli uffici regionali di collocamento organizziamo corsi collettivi a sostegno del reinserimento lavorativo di persone alla ricerca di impiego e corsi per i disoccupati che desiderano avviare un’attività indipendente. Nell'ambito delle misure per l'integrazione dei e delle migranti offriamo corsi di italiano in diversi comuni. Abitualmente operiamo in stretta cooperazione con scuole pubbliche e altri enti attivi nel mondo della formazione dei lavoratori e dei disoccupati. Siamo convenzionati con i Centri professionali SPAI di Biasca, Bellinzona, Locarno, Trevano e Mendrisio e abbiamo accordi di collaborazione con i centri professionali e commerciali di Lugano e di Chiasso, con cui svolgiamo diversi progetti e corsi. ECAP Ticino Unia offre corsi nei seguenti settori: • Corsi per il conseguimento della qualifica professionale (Art. 33 della LFpr) per l’edilizia (muratore, gessatore, pittore), la vendita (assistente CFP e impiegato AFC del commercio al dettaglio) e per la metalcostruzione e il montaggio di avvolgibili • Aggiornamento professionale per architetti, ingegneri, disegnatori, ecc., con AutoCAD • Aggiornamento professionale per il settore alberghiero e della ristorazione (L'ABC del settore alberghiero e della ristorazione) • Contabilità con il Software Banana • Gestione aziendale, in collaborazione con il Centro SPAI di Trevano • Corsi di informatica (introduzione e approfondimento a Word, Excel, Access, Internet, Power Point) con la possibilità di conseguire la “Patente europea di guida del computer” (ECDL) • Tecnico hardware • Corsi di lingua per la professione (Tedesco e Inglese per il settore della vendita o per impiegati di commercio), con la possibilità di conseguire le rispettive certificazioni telc • Corsi di alfabetizzazione in collaborazione con l’Associazione Leggere & Scrivere della Svizzera italiana • Creazione di impresa • TRIS, tecniche di ricerca d’impiego per disoccupati • Italiano per l’integrazione in diversi comuni, con la possibilità di conseguire la certificazione CELI • «Corsi di preparazione agli esami di fine tirocinio» per apprendisti elettricisti e muratori, in collaborazione con Unia ECAP Ticino Unia è un centro d’esame riconosciuto per certificazioni ECDL, CELI e telc. Visita il nostro sito e troverai molto di più: Offerta corrente ECAP Ticino Unia

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MiniCentro

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MiniCentro

6916 Grancia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia
6916 Grancia
Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Ostello di Scudellate - Valle di Muggio

Per decenni l’Ostello di Scudellate è stato un punto di riferimento per scolaresche e gruppi di amici che volevano scoprire la regione della Valle di Muggio. Dopo importanti lavori di riqualifica dello stabile l’Ostello è ora adatto per ospitare chiunque voglia cimentarsi in un soggiorno conviviale, immerso nella natura e caratterizzato da una struttura moderna e giovanile. L’Ostello di Scudellate è il luogo ideale per gruppi e scolaresche. È possibile prenotare la struttura per occasioni speciali come compleanni, feste, ritiri sportivi, scuole montane, viaggi team-building e viaggi di gruppo. In base alle vostre esigenze e al numero dei partecipanti il team dell’Ostello è pronto a presentarvi delle offerte personalizzate. All’interno del suggestivo paese di Scudellate, situato nella valle alta di Muggio, è presente l’Ostello di Scudellate. Questa struttura è stata recentemente rinnovata in modo da poter accogliere famiglie, coppie, backpackers, gruppi di amici, scolaresche e colleghi di lavoro desiderosi di godersi un soggiorno alle pendici del Monte Generoso. Il paesaggio circostante è adatto per tutti gli amanti della natura e dell’enogastronomia locale. Da qui è infatti è possibile partire per diverse escursioni a piedi ed in mountain bike a cavallo tra Svizzera e Italia. Una fitta rete di sentieri permette di ammirare la flora e fauna tipica della regione. L’Osteria Manciana, situata a pochi metri di distanza, è lieta di deliziare gli ospiti dell’Ostello, a partire dalla colazione fino alla cena, con pietanze e bevande tipiche della regione. L’Ostello offre due tipologie di camere. Vi sono tre camere con bagno e doccia in comune e una camera privata con bagno ad uso esclusivo. Al primo piano dell’Ostello è presente una nuovissima terrazza con un’unica vista sulla valle. Grazie ad un arredamento giovanile e versatile gli ospiti potranno trascorre del tempo assieme, rilassarsi oppure godersi il panorama mozzafiato gustando un aperitivo locale. Al pian terreno troviamo un’altra terrazza ma questa risulta coperta e adatta ad attività, anche qualora la meteo non fosse favorevole. La sala comune si trova al piano terra. Qui gli ospiti avranno la possibilità di incontrarsi, conoscersi e condividere il proprio soggiorno. Oltre che per la socialità, quest’area è adatta per rilassarsi, lavorare o svolgere riunioni. A disposizione di tutti vi sono giochi da tavolo, libri e una chitarra. Inoltre, vi è la possibilità d’ascoltare musica sia all’interno che all’esterno della struttura. A disposizione vi è anche un maxischermo per attività cinematografiche o di presentazioni. Tenete d’occhio il profilo social dell’Ostello, @OstellodiScudellate, per scoprire le attività e gli eventi proposti. La costruzione è stata realizzata come scuola di Scudellate tra il 1907 e 1909 quando appunto è stata inaugurata da tutta la popolazione di Scudellate e Erbonne. Infatti, inizialmente ospitava i ragazzi dei 2 paesi che si trovano ancor oggi in Svizzera (Scudellate) e Italia (Erbonne). Ben 51 allievi tra i 6 e i 14 anni, frequentavano la scuola ogni anno.L’infrastruttura realizzata dalla popolazione locale (vedi lista originale dei benefattori del 1909) è rimasta a disposizione come asilo e scuola dalla sua creazione del 1909 fino al 1965. In alta valle di Muggio vi erano anche altre scuole a Roncapiano e alla Muggiasca.Dal 1965 al 1982 l’attuale Ostello era utilizzato essenzialmente per feste locali che erano alquanto frequentate dalla popolazione di tutta l’alta Valle di Muggio e non solo.Il 22 agosto del 1982 veniva data alla costruzione nuova vita, infatti dopo una parziale ristrutturazione, veniva aperto l’Ostello di Scudellate che restava appunto aperto tutto l’anno.Dal 1982 al 2019 il gestore unico è stato il Signor Guerino Piffaretti che ha gestito in maniera esemplare la struttura tanto da ospitare varie generazioni di giovani delle scuole del Mendrisiotto e non solo. Dal 2019 l’infrastruttura è stata rilevata nella sua gestione dalla Fondazione per la salvaguardia dell’alta Valle di Muggio che ha provveduto ad assemblare le vecchie strutture con un terzo stabile adiacente (ex Cooperativa) realizzando 24 posti letto in 4 camere oltre a servizi igienici nuovi e separati. Anche il refettorio e la cucina sono stati modernizzati e resi più usufruibili non solo per gli ospiti ma anche per riunioni/presentazioni ecc.. Infine, è stata una magnifica terrazza di ca 35m2 che offre una vista spettacolare su tutta la Valle di Muggio. Il 23 luglio 2021 è stato inaugurato il nuovo Ostello che sarà gestito nell’ambito dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso con l’adiacente Osteria Manciana, la Foresteria di Scudellate e la Capanna dell’Alpe Caviano.

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OstelloHotelBed and BreakfastCucina svizzeraBar
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Ostello di Scudellate - Valle di Muggio

Per decenni l’Ostello di Scudellate è stato un punto di riferimento per scolaresche e gruppi di amici che volevano scoprire la regione della Valle di Muggio. Dopo importanti lavori di riqualifica dello stabile l’Ostello è ora adatto per ospitare chiunque voglia cimentarsi in un soggiorno conviviale, immerso nella natura e caratterizzato da una struttura moderna e giovanile. L’Ostello di Scudellate è il luogo ideale per gruppi e scolaresche. È possibile prenotare la struttura per occasioni speciali come compleanni, feste, ritiri sportivi, scuole montane, viaggi team-building e viaggi di gruppo. In base alle vostre esigenze e al numero dei partecipanti il team dell’Ostello è pronto a presentarvi delle offerte personalizzate. All’interno del suggestivo paese di Scudellate, situato nella valle alta di Muggio, è presente l’Ostello di Scudellate. Questa struttura è stata recentemente rinnovata in modo da poter accogliere famiglie, coppie, backpackers, gruppi di amici, scolaresche e colleghi di lavoro desiderosi di godersi un soggiorno alle pendici del Monte Generoso. Il paesaggio circostante è adatto per tutti gli amanti della natura e dell’enogastronomia locale. Da qui è infatti è possibile partire per diverse escursioni a piedi ed in mountain bike a cavallo tra Svizzera e Italia. Una fitta rete di sentieri permette di ammirare la flora e fauna tipica della regione. L’Osteria Manciana, situata a pochi metri di distanza, è lieta di deliziare gli ospiti dell’Ostello, a partire dalla colazione fino alla cena, con pietanze e bevande tipiche della regione. L’Ostello offre due tipologie di camere. Vi sono tre camere con bagno e doccia in comune e una camera privata con bagno ad uso esclusivo. Al primo piano dell’Ostello è presente una nuovissima terrazza con un’unica vista sulla valle. Grazie ad un arredamento giovanile e versatile gli ospiti potranno trascorre del tempo assieme, rilassarsi oppure godersi il panorama mozzafiato gustando un aperitivo locale. Al pian terreno troviamo un’altra terrazza ma questa risulta coperta e adatta ad attività, anche qualora la meteo non fosse favorevole. La sala comune si trova al piano terra. Qui gli ospiti avranno la possibilità di incontrarsi, conoscersi e condividere il proprio soggiorno. Oltre che per la socialità, quest’area è adatta per rilassarsi, lavorare o svolgere riunioni. A disposizione di tutti vi sono giochi da tavolo, libri e una chitarra. Inoltre, vi è la possibilità d’ascoltare musica sia all’interno che all’esterno della struttura. A disposizione vi è anche un maxischermo per attività cinematografiche o di presentazioni. Tenete d’occhio il profilo social dell’Ostello, @OstellodiScudellate, per scoprire le attività e gli eventi proposti. La costruzione è stata realizzata come scuola di Scudellate tra il 1907 e 1909 quando appunto è stata inaugurata da tutta la popolazione di Scudellate e Erbonne. Infatti, inizialmente ospitava i ragazzi dei 2 paesi che si trovano ancor oggi in Svizzera (Scudellate) e Italia (Erbonne). Ben 51 allievi tra i 6 e i 14 anni, frequentavano la scuola ogni anno.L’infrastruttura realizzata dalla popolazione locale (vedi lista originale dei benefattori del 1909) è rimasta a disposizione come asilo e scuola dalla sua creazione del 1909 fino al 1965. In alta valle di Muggio vi erano anche altre scuole a Roncapiano e alla Muggiasca.Dal 1965 al 1982 l’attuale Ostello era utilizzato essenzialmente per feste locali che erano alquanto frequentate dalla popolazione di tutta l’alta Valle di Muggio e non solo.Il 22 agosto del 1982 veniva data alla costruzione nuova vita, infatti dopo una parziale ristrutturazione, veniva aperto l’Ostello di Scudellate che restava appunto aperto tutto l’anno.Dal 1982 al 2019 il gestore unico è stato il Signor Guerino Piffaretti che ha gestito in maniera esemplare la struttura tanto da ospitare varie generazioni di giovani delle scuole del Mendrisiotto e non solo. Dal 2019 l’infrastruttura è stata rilevata nella sua gestione dalla Fondazione per la salvaguardia dell’alta Valle di Muggio che ha provveduto ad assemblare le vecchie strutture con un terzo stabile adiacente (ex Cooperativa) realizzando 24 posti letto in 4 camere oltre a servizi igienici nuovi e separati. Anche il refettorio e la cucina sono stati modernizzati e resi più usufruibili non solo per gli ospiti ma anche per riunioni/presentazioni ecc.. Infine, è stata una magnifica terrazza di ca 35m2 che offre una vista spettacolare su tutta la Valle di Muggio. Il 23 luglio 2021 è stato inaugurato il nuovo Ostello che sarà gestito nell’ambito dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso con l’adiacente Osteria Manciana, la Foresteria di Scudellate e la Capanna dell’Alpe Caviano.

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